mercoledì 29 luglio 2009

Day 3


Ognuno ha le propie manie, c'è chi si fa crescere la barba solo a luglio perchè è in vacanza e chi prima di sedersi si sistema i pantaloni e la maglietta sempre con le stesse mosse.

Sono capitato nel trentacinquesimo posto del ventiduesimo vagone del secondo treno da Varsavia per Sopot. La sveglia è suonata alle 5:50, alle 6:17 ero alla fermata dell'autobus, c'era un freddo cane, fortuna che almeno la mattina non ci sono le zanzare, di sera e nel pomeriggio è l'inferno! Ce ne sono cosi tante che non fai in tempo a scacciarne una che se ne poggia un'altra, mi hanno sbranato, ogni puntura si trasforma in una grande "puntina" come si dice a Palermo, chiara ed enorme! Zanzare bastarde.

Trascorro tutta la mattinata in treno, non ho acqua e lo snack agli arachidi scende lentamente e con attrito.
Goisa ha da fare, deve comprare dei libri per l'università, è fuori città, ma proverà ad essere a Sopot per le 15, io sono già li alle 13, sono capitato in uno scompartimento con solo un altro passeggero, una donna sui 30 anni che dorme tutto il tempo e non accetta le chewingum che le offro...

La Polonia, verde e gialla a tratti scorre fuori velocemente , l'immagine all'interno della cornice non può essere fissata, è dinamica, veloce, inarrestabile, gli occhi si posano sul verde degli alberi e dei prati, sul giallo del grano, sul blu impressionista delle acque irrequiete dei fiumiciattoli, gli occhi penetrano l'azzurro dello spazio infinito attraversa il bianco pure e divino delle nuvolette, si fa spazio tra gli alberi un laghetto paludoso, calmo. Le casette basse e colorate attorno all'acqua mi riportano alla realtà, la natura non è incontaminata, cosa sono questi tralicci tra i campi?


Poco prima di arrivare a Sopot intraprendo una conversazione con quella donna, si chiama Agata, è timida, non parla bene l'inglese, ha degli occhi azzurrissimi e profondi , sembra un adolescente da come si comporta, è in imbarazzo, è evidente. Sta andando a trovare la figlia di 8 anni mi dice, io incredulo dico che è troppo giovane per avere una figlia di 8 anni e che non ci credo, cosi si sblocca un po, mi ringrazia imbarazzata e sorride sempre, ha gli occhi sfuggenti. Parliamo del mio itinerario, vuole sapere se tornerò a Varsavia prima o poi, le dico di si, mi da il suo numero di telefono e mi invita a chiamarla quando sarò a Varsavia.
Mi sono tolto lo sfizio di rimorchiare una trentenne, è facile, forse più facile che con le ragazze più giovani, magari perchè si sentono sole, trascurate, e se dai loro attenzioni e mostri interesse le fai sentire importanti, lusingate.


Sopot è carina, passeggio sulla spiaggia, o meglio arranco sulla spiaggia, visto che ho ancora lo zaino in spalla! Faccio amicizia con una giovane mendicante rumena che suona l'armonica, ride e sorride per tutto il tempo, le parlo in inglese ma non mi capisce, provo con "Como estas?", "comman sa va?"....niente...continua a ripetere solo "Tu Molo, Tu Molo", vuole che vada con lei al molo... no non è il caso , Goisa arriverà in 15 minuti, cosi la saluto.

Eccola Goisa, arriva in bicicletta, è in gamba, si vede, mi accorgo subito che è figlia unica dalle espressioni del viso.
Saliamo a casa, al terzo piano di una traversa di via Monte Cassino, propio di fronte alla "Drunk house" dal design futurista.
L'appartamento è piccolissimo, è un monolocale con un microscopico cucinino e un altrettanto minuscolo bagno che ha il tetto alto circa un metro e 60cm!!! io sono più alto di 1.80..vi lascio immaginare le difficoltà per fare la doccia e ricordare di non sbattere la testa! Non c'è il lavandino in bagno, manca lo spazio. Sarà divertente fare la doccia qui!!
Siamo affamati, andiamo subito a fare della spesa, vada per gli spaghetti al pomodoro e parmigiano! Cucino io.

Camila, Kamka per gli amici, viene a trovarci, è carinissima, mi invaghisco di lei in poche ore, andiamo a fare una passeggiata in spiaggia, la sabbia è come quella Siciliana.





Mi trovo molto bene con loro, andiamo a Danzica, c'è un festival, Feta.
Li troviamo il fidanzato di Goisa, parla solo polacco.
Il gruppo di amici è magnifico, sono affiatati, contenti e simpatici, il loro inglese è ottimo, migliore del mio!
Il festival si svolge un po lontano del centro città, ci sono colline ripidissime, sono "fortificazioni" della città. c'è anche il fossato intorno. Le colline sono piene di piante orticanti, mi pungo tutte le gambe e le mani, brucia, gli passo un po di birra e va meglio.
Mi scelgono per un gioco, io mi diverto, la gente pure, faccio qualche battuta in inglese, giusto delle paroline facili facili, la folla ride e fotografa a raffica.
Mi fanno mangiare un pezzo di torta, la gente è schifiata ma la torta è buona, la mangio tutta, alla fine con i comici ci si saluta con grandi abbracci.






La serata continua, ci spostiamo da una collina all'atra e beviamo birra(io meno di una lattina), provo il tabacco "da naso"! non è granchè! faccio un tiro, sa di menta, inizio a starnutire e non la finisco più, non mi piace, meglio le sigarette!


Facciamo le 2 di notte, prendiamo il treno, alle 3 siamo a letto, io per terra accanto a Goisa sul divano
(metro di Warsaw)

martedì 28 luglio 2009

Day 2







Ci si alza con comodo, controllo la posta elettronica, mando un messaggio a Goisa e le spiego che a causa dei problemi con il volo sono arrivato a Varsavia a fine giornata ieri, e che mi prendo tutto oggi per visitarla.

Lei è carina, dice che non ci sono problemi.

Faccio compagnia a Aus(è cosi che chiamerò l’australiana), andiamo alla stazione centrale, deve partire, va a nordest della Polonia, in una fattoria a lavorare per vitto e alloggio.

Perdiamo due ore in fila. Io mi sono rotto, perché devo aspettare per qualcuno che non mi sta simpatico!? Tengo duro e aspetto lo stesso! La fesseria è stata non aver prenotato il biglietto anche per me…lo farò nel pomeriggio con Paulina e Rodolfo, che gentilissimi mi aspettano, solo Rodolfo mostra un po meno pazienza e altruismo, ma mai quanto il sottoscritto!

In Polonia si cena molto presto, quasi mai dopo le 18:00, d'altronde facendo un pranzo leggero e inevitabile essere affamati già alle 5 del pomeriggio.

Quando in Italia facciamo la merenda qui fanno la cena.. e dopo? Chiedo curioso.

Dopo niente, si mangia l’indomani a colazione, al massimo se hanno proprio tanta fame mangiano uno yogurt o un frutto, ma bevono e bevono e bevono e bevono! In estate la birra e in inverno alcolici forti come whisky o vodka.

Dopo la stazione vado a visitare la città, la Old-Town, la via Nowy Swiat piena di negozi, una ragazza tanto carina e gentile mi ha consigliato di andarci, potevo chiederle di farmi compagnia, non ho avuto la prontezza. Dopo una breve chiacchierata sulle cose da vedere e su come arrivarci ho concluso con un

-Ok! Thanks, see you, bye bye!

Ma see you dove?? Quando?? Porcaput**, era alta, bionda e magra, aveva stile!

…Quella via non mi è piaciuta, da solo non è lo stesso girare per negozi, soprattutto per me che non mi piace farlo.

Nella Old town c’erano un ragazzo e una ragazzina che suonavano la chitarra e cantavano, stavano facendo un pezzo di Eddie Vedder, per questo gli ho offerto qualche Zloto.

I soldi gli servono per le loro vacanze, interessante, ho speso bene le miei monetine, chiedo dove vogliono andare, il ragazzo spiritosamente risponde..

-We want to go to hell!

-C’mon man, seriously, where do you wanna go?

-To hell…

Mi sebra una presa per il culo, mi sento un po preso in giro e me ne vado!

Il giorno dopo scoprirò che “Hel” è una città a nord della Polonia…

Vediamo un film polacco con i sottotitoli alle 7pm al cinema, pago 12 Zloty e mi diverto, all’inizio! I sottotitoli in inglese per fortuna mi salvano dal sonno profondo.

E’ una commedia, si chiama “the day of a Warko”, come dire “il giorno di un pazzo”.

Il film inizia bene, è divertente però non si evolve molto, è piatto, non ci sono novità, tutto scorre noioso, paranoico ed esagerato, alla fine chiudo gli occhi e sto per addormentarmi, mi perdo la morale della favola! Menomale che avevo fatto la pipi prima del film, con tutti quei “Sh sh sh sh” “psch psch psch” Mi sarebbe potuta scappare.

All’uscita del cinema andiamo in Zentrum, dobbiamo incontrare due ragazzi lituani che Paulina deve ospitare, anche loro con CS.

Sono dell’89, fanno l’università e stanno viaggiando in autostop, vogliono arrivare in Italia, sono simpatici e contenti. Mi spiegano alcune cose importanti sul loro paese, Vilnius è la loro città, dicono che è bella, Kaunas è anche carina, ci sono due fiumi “Nemunas e Neris” che si incrociano.

I ragazzi non hanno mai sentito di qualcuno che lo ha remato da solo. Da Kaunas al mar baltico ci sono circa 400km, dicono che è strano che qualcuno remi li, e il fiume è molto largo.

Mi scoraggiano … vedrò il da farsi una volta in città.

Non ho preso neanche una birra sta sera, non voglio bere tutte le sere, non mi piace, voglio stare pulito, senza alcool r voglio pure rassodare qualche muscolo, spero di farlo remando o pedalando nei prossimi giorni. Prendo solo un hot dog per 4.2 Zloty, ma è piccolissimo, poco più della metà di uno normale, giusto un assaggino, è buono!

Si parla del Venezuela, della Polonia, della Lituania, dell’Italia e della Sicilia, tanto per cambiare i ragazzi subito dopo che dico Sicilia aggiungono “Mafia” …Ormai ci rinuncio a replicare che non c’è solo la mafia e che non è la cosa più importante della Mia Sicilia, la prendo a ridere e confermo che la mafia c’è ma spiego che sta diminuendo pian piano, la stiamo combattendo, parlo del “Pizzo” e rimangono scioccati… Meglio parlare del mare e delle Siciliane??? No! A loro piace parlare di mafia. Il discorso continua dopo con Rodolfo, gli spiego cosa succede nella mia città, parlo del Sindaco.



Torniamo a casa e sono altre due birre per gli autostoppisti e una per i padroni di casa. Sono stanco e voglio dormire ma si ascolta musica e si parla. Alle 2 cado in coma, stavolta chiudo prima la finestra e le tende.